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Condono edilizio nel Ddl Semplificazioni?

Condono edilizio nel Ddl Semplificazioni?

Una domanda che richiederebbe una risposta, ma con il condizionale d’obbligo. Il Ddl Semplificazioni potrebbe mascherare un condono edilizio, secondo molti…

Il Ddl Semplificazioni potrebbe nascondere un condono edilizio sotto forma di nuove norme mirate alla semplificazione dei permessi di costruzione anche in presenza di vincoli ambientali, grazie al silenzio assenso. È quindi polemica, alla quale però il ministro dell’Ambiente Corrado Clini risponde rassicurando che il Ddl Semplificazioni non conterrebbe alcun condono edilizio a favore dell’abusivismo in Italia.

Il silenzio assenso è quindi a monte delle polemiche suscitate dalle nuove norme introdotte dal Ddl Semplificazioni. Viene contestata soprattutto la norma che prevede regole più semplici negli appalti e per i permessi di costruzione anche in presenza di vincolo ambientale. In pratica, il silenzio rifiuto è stato sostituito con il silenzio assenso, in modifica ai commi 8, 9 e 10 dell’articolo 20 del Dpr 6 giugno 2001, n. 380 (testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia).

È vero che, con l’approvazione del Ddl Semplificazioni, le imprese edili potranno costruire anche in presenza di vincoli ambientali, paesaggistici o culturali se la Pubblica Amministrazione non comunicherà entro 45 giorni l’esito negativo della richiesta di approvazione del progetto di costruzione. Ma è pur vero che la modifica introdotta viene intesa come un condono edilizio mascherato nel Ddl Semplificazioni.

Clini invece sostiene che quella norma ha solo lo scopo di stimolare la Pubblica Amministrazione a dare delle risposte in tempi accettabili alle imprese e ai contribuenti, in quanto un cittadino che fa una domanda a un’Amministrazione Pubblica ha il diritto di avere una risposta, positiva o negativa. Perché se il contribuente fa domanda per un intervento vietato dalle norme in vigore, quella domanda ha bisogno di una risposta – dice Clini – e, in caso di esito negativo, va rifiutata in maniera esplicita ed in tempi ragionevolmente brevi.

Il silenzio-rifiuto, invece, consente all’Amministrazione Pubblica di non rispondere alle domande dei cittadini. Ed ecco che la lentezza burocratica delle Amministrazioni troppo spesso rappresenta un alibi per costruire senza alcun permesso, ovvero in abuso alle norme in vigore. Ed è così che si favorisce l’abusivismo che invece il Ddl Semplificazioni vorrebbe combattere, sempre con il condizionale d’obbligo. Siamo in attesa di aggiornamenti…

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