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Fiscalità immobiliare, la seconda rata dell’Imu

Fiscalità immobiliare, la seconda rata dell’Imu

Il 17 settembre il secondo appuntamento con l’aliquota per chi aveva scelto di pagarla in tre rate invece che in due.

La scadenza per la seconda rata dell’Imu è ormai prossima e riteniamo opportuno dare qualche chiarimento sulle modalità del versamento, che scade il 17 settembre prossimo. Per provvedere al pagamento, come già accaduto per giugno, va utilizzato il modello F24. Nella casella “rateazione/mese rif.” bisogna ricopiare tutti i dati che riguardano l’abitazione principale; rispetto a giugno cambia qualcosa: bisogna indicare 0202 per differenziare la seconda rata dalla prima rata.

Va ricopiato anche l’importo della detrazione e, infine, va firmato il modulo. Se per qualche motivo la prima rata di Giugno è stata pagata in ritardo la scadenza di settembre non cambia, ovvero non può essere posticipata. Per effettuare conguagli o correzioni bisognerà attendere il mese di dicembre o aspettare le delibere del proprio Comune di appartenenza.

Il modello F24 in vigore dal primo di Giugno è un testo semplificato rispetto al precedente, con una sola sezione per consentire una compilazione più rapida dei tributi.

Sulla seconda rata dell’Imu è concentrata l’attenzione e l’ansia generale, ma in particolar modo dei proprietari che hanno dato la casa in affitto. Sono moltissimi, infatti, i proprietari di case che hanno stipulato con i loro inquilini un contratto libero e temono di dover pagare almeno un migliaio di euro. Questo il calcolo fatto dal Corriere della Sera, prendendo ad esempio un appartamento di un’ottantina di metri quadri, in una zona semiperiferica di Roma, Napoli o Perugia.

NOTA
Rispettare termini e modalità è opportuno, ad evitare sanzioni che rendono più pesante un adempimento già di per sé abbastanza oneroso.

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