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Il mercato immobiliare di Roma

Il mercato immobiliare di Roma

Il nostro Paese sta attraversando una forte crisi economica e un periodo pieno di incertezze in cui però, nonostante tutto, gli italiani hanno sostanzialmente continuato, anche se con una comprensibile flessione, a credere nell’investimento immobiliare

È necessario, inoltre, ricordare che, sempre in questo periodo, il sistema bancario ha adottato una forte e decisa politica restrittiva nell’erogazione dei mutui. Per quanto riguarda Roma, si riscontrano dati nettamente diversi che vanno sottolineati: il 7,2 % degli intervistati ha acquistato un’abitazione nel biennio 2010-2011, confermando un leggero trend crescente rispetto alle precedenti Indagini, certamente in controtendenza rispetto al dato nazionale.

Senza alcun dubbio le famiglie romane hanno acquistato l’abitazione principale (il 79,1% di coloro che hanno comprato); ma è anche rilevante il dato degli acquisti per investimento: infatti l’8,1% delle famiglie romane che hanno acquistato un immobile l’ha fatto con una finalità ben precisa: investire i propri risparmi nel mattone. Un ulteriore 8,1% degli acquisti si riferiscono alla casa per le vacanze, mentre il restante 4,7% all’acquisto di una casa per i parenti prossimi – dati che si riscontrano sostanzialmente anche a livello nazionale.

Le case più richieste sono state i trilocali (46,5%) e i bilocali (29,1%); le abitazioni con quattro e più vani sono state scelte dal 19,7% degli acquirenti; i monolocali solo dal 4,7%. Dal confronto con quanto rilevato nel 2001 è interessante notare la forte crescita della richiesta di trilocali rispetto ai bilocali.

Tra coloro che hanno acquistato una casa, il 61,6% ha dichiarato di aver fatto ricorso a un finanziamento o un mutuo, valore leggermente superiore a quello riscontrato nell’Indagine 2011, ma di 2,4 punti percentuali inferiore a quanto rilevato nel 2009 – il valore riscontrato per la città di Roma è allineato a quello medio nazionale.

Prevalentemente ricorrono ai mutui/finanziamenti coloro che hanno acquistato un’abitazione per parenti prossimi e il 63,2% di coloro che hanno acquistato un’abitazione principale; questo è dovuto al fatto che chi acquista abitazioni destinate a questi due usi lo fa spinto da esigenze familiari e, quindi, è disposto anche a indebitarsi.

Ben il 45,3% di coloro che hanno acquistato un’abitazione ha ottenuto un mutuo che copre dal 41% al 60% del prezzo del bene; il 30,2% ha ottenuto una quota che va dal 21% al 40%; un ulteriore 24,5% ha acceso finanziamenti che vanno dal 61% all’80% del costo totale necessario all’acquisto; infine, nessuno ha preso mutui che coprono più dell’80% del prezzo del bene.

Il 75% delle famiglie che hanno acceso un mutuo negli ultimi due anni hanno impegnato mediamente fino al 30% del proprio reddito per il pagamento delle rate, contro il 60% rilevato nell’Indagine 2011; anche questa è una conseguenza delle politiche restrittive adottate degli istituti di credito e dell’innalzamento del livello di prudenza delle famiglie italiane – e in particolare di quelle romane – in un periodo di incertezza economica e politica; il 9,4% ha utilizzato dal 30% al 40% del proprio reddito, il 7,5% ha impiegato tra il 40% e il 50% del budget familiare e il restante 7,5% oltre il 50%.

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