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Report mercato immobiliare urbano 2011

Report mercato immobiliare urbano 2011

Il Report Fiaip registra un netto calo delle compravendite nel 2011, un rallentamento della domanda e un aumento dell’offerta rispetto al 2010.

Per quanto riguarda il primo semestre 2012 permane una stagnazione dei volumi degli scambi immobiliari. Timidi segnali di risveglio del mercato immobiliare si avranno solo nel secondo semestre 2012. Il 2011, quindi, si chiude con un mercato in stagnazione in un contesto in cui gli indicatori immobiliari segnano una contrazione dei prezzi del mercato immobiliare residenziale e commerciale.

Per le compravendite immobiliari si registra un andamento medio dei prezzi in calo del 6,98% per le abitazioni, mentre cala il numero delle compravendite che si attesta a -5,94% nel 2011. Crescono le locazioni ad uso abitazione: + 3,97% rispetto al 2010. Inoltre, si segnala come sono sempre di più gli italiani (49%) ed i clienti extra U.E. (70%) che nel 2011 hanno fatto ricorso al sistema creditizio (mutuo) per acquistare immobili, sebbene vi sia stata una leggera riduzione (-3%) delle richieste ed erogazioni rispetto al 2010. Si rileva una diminuzione del 5% del ricorso al sistema creditizio da parte degli extracomunitari.

La maggioranza dei contratti di compravendita e di locazione, conclusi con i clienti stranieri, riguardano i cittadini dell’Unione Europea con un aumento rispetto al 2010. Si rileva quest’anno, invece una diminuzione per le compravendite da parte degli extracomunitari, ed un leggero aumento delle locazioni.

Secondo il Presidente del Centro Studi Fiaip, Mario Condò de Satriano, il mercato immobiliare nel 2011 ha senz’altro risentito dell’impennata dello spread tra titoli italiani e titoli tedeschi. Questo ha dato luogo ad una tempesta finanziaria che ha generato una nuova stretta creditizia che, dopo essersi allentata nel 2010, ha privato la domanda del suo fondamentale sostegno già dal secondo semestre del 2011. Inoltre il mercato immobiliare risente dei timori sulla tenuta della moneta unita, delle ridotte capacità di risparmio delle famiglie e, in special modo, è stato influenzato dall’elemento psicologico negativo acuitosi nel terzo trimestre del 2011 con l’introduzione dell’IMU e la paventata revisione del sistema catastale. Tutti questi fattori hanno fortemente influenzato la tendenza ribassista.

Il campione analizzato per il mercato urbano è formato dalle maggiori città metropolitane e da alcune città che rappresentano il mercato immobiliare delle tipiche provincie italiane ritenute più significative per l’andamento del mercato nel Nord, Centro e Sud Italia.

Dal Report 2011 Fiaip si evidenzia una diminuzione generale dei prezzi per le abitazioni in tutte le città, fatta eccezione per Torino (+3,75%) che fotografa una realtà in controtendenza. La palma d’oro per la diminuzione dei prezzi degli immobili residenziali va a Bergamo con la punta massima rilevata nella città lombarda del -13,57%. I restanti cali spaziano tra il -3,75% di Siena ed il -11,67% di Palermo, passando tra -5% di Cagliari, -6% di Genova, -6,5% di Napoli, -7,13% di Bologna, -7,5% di Firenze, – 8% di Roma, -8,33% di Avellino, – 8,75% di Salerno, – 10% di Milano e – 10,86% di Venezia.

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