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Riforma Catastale

Riforma Catastale

Correttivi alla manovra, nessun moltiplicatore per le rendite recentemente attribuite o aggiornate e per quelle future.

Il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici dichiara: ‘Quello catastale, più che sistema di equità e di perequazione si è dimostrato un sistema di iniquità e di sperequazione. Operando quel sistema a livello nazionale è successo che in alcune aree geografiche abbia funzionato meglio che in altre; che all’interno delle singole aree, poi, in alcune situazioni i valori siano stati aggiornati in modo più efficace e puntuale che in altre’.

Insomma il quadro attuale, assai disomogeneo e sperequato, si prospetta con una prevalenza di situazioni che presentano un sensibile generalizzato scostamento dal valore di mercato; tanto da far gridare allo ‘scandalo’ (senza dire che il valore catastale è un valore convenzionale di parametrazione rapportato alla redditività, che non deve necessariamente corrispondere a quello di mercato).

Ma anche con la presenza di qualche milione di posizioni in cui, attraverso l’attribuzione di recenti rendite catastali(soprattutto nei casi di accertamenti specifici) i valori di mercato sono già stati raggiunti. L’incremento secco del 60% dei valori imponibili ai fini Imu, contenuto nell’ultima manovra, colpisce gli uni e gli altri. Insomma, per far pagare quelli che pagano poco si rischia di strangolare quelli che già sono a regime e che alla fin fine spesso dovranno applicare le aliquote IMU su basi imponibili addirittura di entità superiore al valore di mercato. Nel documento degli Uffici finanziari attualmente all’esame del Governo si dichiara l’intento di aumentare, attraverso la riforma del catasto, i valori catastali immobiliari portandoli al livello di mercato, per poi diminuire le aliquote delle varie imposte in modo tale da realizzare l’indifferenza del contribuente di fronte alla riforma.

‘Se le aliquote attuali dunque sono, per ammissione stessa degli uffici, troppo elevate tanto che si penserebbe di abbassarle se rapportate ai valori di mercato, occorrerebbe per coerenza già intervenire in tal senso per coloro che pagano su valori catastali recentemente aggiornati. Osserviamo inoltre che l’abbassamento delle aliquote delle imposte sul piano tecnico suppone la realizzazione integrale della riforma catastale in tutti i suoi effetti ed in tutte le aree geografiche e funzionali del Paese.Finché non sarà raggiunto a pieno questo obiettivo è probabile che non si potrà giustificare riduzione alcuna delle aliquote’, conclude il Presidente Assoedilizia Achille Colonmbo Clerici.

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