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Il mercato immobiliare di Torino secondo Nomisma

Il mercato immobiliare di Torino secondo Nomisma

Nei primi mesi del 2011, il mercato immobiliare torinese continua a presentare segnali di fragilità.

L’andamento dei prezzi e dei canoni non evidenzia contrazioni evidenti che avrebbero potuto aggravare l’attuale fase critica. Ad eccezione del comparto dei box e garage, nel quale le quotazione si riducono di un punto e mezzo percentuale su base annua, negli altri segmenti le variazioni dei prezzi oscillano tra il -0,3% del residenziale e il +0,9% del commerciale. Il campo di variazioni dei canoni è compreso tra il +1,8% del commerciale e il -0,3% del terziario, su base annua.

I rendimenti sono rimasti invariati in tutti i comparti, per il terzo semestre consecutivo. La debole congiuntura immobiliare è espressa anche dall’allungamento dei tempi medi di vendita e di locazione in tutti i segmenti, con la sola eccezione dei negozi per i quali i tempi sono stabili e risultano i più bassi del campione. Escluso il mercato dei box e garage, in cui lo sconto medio tra prezzo richiesto e prezzo effettivo è sceso considerevolmente posizionando Torino, insieme a Genova e Mestre, tra le città con il livello di sconto più basso, negli altri settori (residenziale e direzionale) tale indicatore aumenta.

Rimane invece invariato nel commerciale, posizionandosi ben al di sopra della media del panel (14% contro 12,4%). Tali elementi, che denotano un mercato ancora rigido e riflessivo, sono una conseguenza inevitabile di una domanda ancora in calo che riscontra sempre più maggiori difficoltà di accesso al credito e che, a detta degli operatori, trova notevoli ostacoli nel conferire garanzie aggiuntive agli istituti di credito.

Il calo della domanda comporta una contrazione dell’attività transattiva che, nonostante l’offerta sia rimasta invariata pressoché in tutti i comparti, non riesce così ad assorbire il costruito presente sul mercato. In linea generale, questo è anche il quadro che emerge dall’analisi del mercato locativo con la sola eccezione del residenziale nel quale la domanda e il numero di scambi sono stabili rispetto a quanto rilevato alla fine del 2010.

Per i prossimi mesi si prevede una tenuta dei prezzi ed un continuo calo dei canoni, con la sola esclusione degli spazi destinati a parcheggio, le cui quotazioni dovrebbero rimanere invariate. Sul versante dei contratti, rimarranno stazionari nella locazione mentre nella compravendita si potrebbe verificare un tendenziale aumento dell’attività nel residenziale e una riduzione nel direzionale.

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