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Iva sull’acquisto dell’abitazione principale: la manovra non la tocca

Iva sull’acquisto dell’abitazione principale: la manovra non la tocca

Ma acquistare casa da un privato (senza Iva) resta sempre più conveniente. Di seguito tutte le tasse sull’acquisto

Il recente aumento dell’aliquota Iva non ha toccato la casa. Dopo tante escamotages per trovare la formula giusta, la manovra ha aumentato di un punto percentuale solo l’aliquota Iva ordinaria, quella del 20%, portandola al 21%. E’ l’aliquota che si applica alla maggior parte dei beni e servizi ma non alla casa, sul cui acquisto si paga l’Iva ridotta: al 4% se si tratta di abitazione principale (‘prima casa’), al 10% se non si tratta di abitazione principale.

Ovviamente l’Iva si paga solo quando si compra la casa dall’impresa che l’ha costruita (o integralmente ristrutturata) entro 5 anni dalla fine dei lavori. Come per tutti gli altri beni, infatti, l’Iva non è dovuta se a vendere è un privato non titolare di partita Iva, nel senso che non svolge di professione la compravendita immobiliare (un avvocato o un meccanico, sebbene titolari partita Iva, possono vendere la loro casa come privati cittadini, senza Iva).

Oltre alle eventuali commissioni per l’agenzia immobiliare e alla parcella notarile, due variabili che dipendono dal mercato e dai tariffari professionali, sul prezzo di acquisto di una casa pesano una serie di tributi: l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, (eventualmente) l’Iva.

Il peso fiscale complessivo però varia in base alla combinazione dei due parametri sopra esaminati, cioè:
1) che il venditore sia un privato o un’impresa costruttrice
2) che si tratti di una abitazione principale o meno.

NOTE
1) Il valore catastale è quasi sempre inferiore (anche di molto) al prezzo di vendita. In caso di acquisto da privati (senza Iva) quest’ultimo dev’essere indicato nel rogito ma non ha rilevanza fiscale.
2) Se si tratta di abitazione di lusso l’aliquota Iva è quella ordinaria, ora del 21%.

Per ottenere le agevolazioni sulla prima casa è necessario:
– essere residenti nello stesso comune dell’immobile acquistato o trasferirvi la residenza entro 18 mesi dall’acquisto;
– non essere proprietari di altri immobili nello stesso comune,
– non avere già usufruito delle agevolazioni ‘prima casa’ per qualsiasi altro immobile su tutto il territorio nazionale.

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