Il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, ha diffuso alcuni dati derivanti da uno studio sull’andamento del mercato immobiliare con particolare riferimento ai bisogni abitativi degli italiani, dal quale è emerso che senza i giovani il mercato immobiliare rischia l’esaurimento.
I margini di crescita del mercato immobiliare residenziale in Italia, dove circa 8 famiglie su 10 vivono in una casa di proprietà, non possono prescindere dai bisogni abitativi delle nuove generazioni. I giovani italiani vivono una condizione di svantaggio economico che finisce inevitabilmente per riflettersi anche sul mercato delle case.
Le famiglie più giovani sono quelle più vulnerabili sotto il profilo abitativo: pagano alti canoni d’affitto oppure usano alloggi di famiglia, e in misura molto minore sono proprietarie. Le famiglie con persona di riferimento fino a 40 anni, infatti, vivono in affitto a prezzi di mercato nel 36,3% dei casi, contro il 13,7% delle famiglie over 40, mentre l’affitto da un ente riguarda il 2,6% delle famiglie over 40 e solo l’1,1% di quelle più giovani, che più spesso delle altre si trovano ad usufruire a titolo gratuito di una casa di proprietà di un parente (6,8%).
L’affitto a prezzi di mercato è diffuso soprattutto tra le famiglie giovani che risiedono in Lombardia, Piemonte e Liguria (50%) e nel Centro Italia (39,3%), mentre nel Nord-Est e nel Mezzogiorno si registra una maggiore incidenza di casi in cui le famiglie più giovani vivono in una casa che appartiene a un parente, di fatto appoggiandosi al patrimonio della famiglia allargata.
Una variabile decisiva è rappresentata dalla dimensione demografica del Comune di residenza. Nei centri di dimensioni più contenute, fino a 30mila abitanti, e anche nelle città di piccole e medie dimensioni, l’accesso alla proprietà appare meno problematico per le famiglie più giovani (il dato sfiora il 60%), così come è più frequente che si realizzino meccanismi di supporto abitativo da parte della famiglia allargata (quasi il 9% dei casi nei centri fino a 30mila abitanti).
Ma nelle grandi città il quadro evidenzia tutta la sua complessità. L’affitto a prezzi di mercato è infatti la modalità in cui fruisce dell’abitazione il 47,5% delle famiglie con persona di riferimento fino a 40 anni, mentre il dato relativo alla proprietà scende al 49,2% e anche l’uso di una casa della famiglia rappresenta una fattispecie meno frequente (1,6%).
Situazione diversa in Europa, dove i giovani trovano condizioni migliori, tanto che per essi sono disponibili contratti d’affitto a prezzo calmierato che riguardano il 28,7% dei trentenni in Francia e il 13,8%, nel Regno Unito, mentre in Italia il canone concordato viene concesso solo al 7,8%. Il modello italiano resta quello familista, visto che il 18% dei trentenni, secondo l’indagine Eu-Silc, abita in un alloggio di proprietà di familiari, contro il 6,3% in Francia e l’1,2% nel Regno Unito.
Fonte: Censis
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