728 x 90



Osservatorio OICE-Informatel: segno + a gennaio per la domanda pubblica di servizi

Osservatorio OICE-Informatel: segno + a gennaio per la domanda pubblica di servizi

Osservatorio OICE-Informatel: segno + a gennaio per la domanda pubblica di servizi

Appalti ‘misti’ di progettazione e costruzione in calo

Gennaio apre il 2011 con un accento positivo: +24,8% in valore rispetto a gennaio 2010. Infatti secondo l’aggiornamento al 31 gennaio 2011 dell’Osservatorio OICE-Informatel, le gare per servizi di ingegneria e architettura indette nel mese sono state 308 (di cui 31 sopra soglia) per un importo complessivo di soli 31,2 milioni di euro (20,9 sopra soglia).

Rispetto a gennaio 2010 il numero dei bandi sale del 18,9% (+55,0% sopra soglia e +18,9% sotto soglia) e il loro valore cresce, come già detto, del 24,8% (+41,1% sopra soglia e +1,3% sotto soglia). Il confronto con dicembre 2010 risulta negativo: il numero dei bandi si riduce del 14,4% (-39,2% sopra soglia e -10,4% sotto soglia) e il loro valore cala del 4,0% (+9,8% sopra soglia e -23,5% sotto soglia).

Secondo i dati dell’Osservatorio si rileva che il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, è passato dalle 20 unità del gennaio 2010 alle 31 di gennaio 2011, +55,0%. Nell’insieme degli altri Paesi dell’Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura presenta una crescita (+20,7%) minore di quella italiana.

Nonostante questo, l’incidenza del nostro Paese nel numero di gare pubblicate continua ad attestarsi, anche in gennaio, su livelli modesti: 3,5% (Francia 45,5%, Germania 10,2%, Spagna 5,3%, Polonia 5,2%, Gran Bretagna 4,4%, ecc.). Segnale negativo invece dalla rilevazione delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme, che in gennaio sono ancora in discesa, -38,2% in valore, rispetto a gennaio 2010.

Il presidente OICE Braccio Oddi Baglioni ha così dichiarato: ‘Il lieve recupero di gennaio non ci deve ingannare, la situazione è critica, c’è l’assoluto bisogno che riprendano gli investimenti per le infrastrutture del territorio e che si ponga fine al massacro degli eccessivi ribassi, per la prima volta saliti, nella loro media, sopra il 40%. Si tratta di un fenomeno che va fortemente combattuto e apprezziamo che anche il Ministero delle infrastrutture, con i limiti fissati nel Dpr 207/2010, abbia compreso che impatto devastante abbia sul mercato dei servizi di ingegneria e architettura.

È però necessario che anche nella prassi operativa si mettano in atto dei correttivi, innanzitutto attraverso il ricorso prevalente se non esclusivo all’offerta economicamente più vantaggiosa; a tale riguardo chiediamo che le stazioni appaltanti applichino i recenti orientamenti della giurisprudenza che ha ritenuto illegittimo il ricorso al prezzo più basso quando si tratta di valutare aspetti qualitativi come quelli presenti nelle offerte delle gare di progettazione’.

‘Infatti – ha continuato il presidente OICE – riteniamo che soltanto con l’offerta economicamente più vantaggiosa, peraltro legittimata come unico criterio di aggiudicazione anche dal Dpr 207/2010, le stazioni appaltanti potranno individuare offerte di qualità e tecnicamente appropriate. Va poi limitato, comunque, il peso dell’offerta economica che deve contare al massimo il 30% del punteggio. Infine è necessario, e in questo senso l’OICE si è mossa anche presso il Governo, che sia approvata la proposta, presentata in sede di conversione del decreto ‘Milleproroghe’ tesa a rendere applicabile l’esclusione automatica delle offerte anomale fino alla soglia comunitaria. Questi sono gli interventi urgenti e necessari per fare fronte a questo trend anomalo. Poi ci sarà il tempo per pensare ad una nuova tariffa che tenga conto in maniera più adeguata di come si è evoluta la professione e delle esigenze del mercato, consentendo alle stazioni appaltanti anche verifiche sulle anomalie più efficaci.

Fonte: OICE

Administrator
ADMINISTRATOR
PROFILO

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi con * sono richiesti

Cancel reply