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Appalti e sicurezza, tolleranza zero per gli appalti non genuini

Appalti e sicurezza, tolleranza zero per gli appalti non genuini

Il Ministro del lavoro Sacconi ha firmato la Circolare n.5 in materia di appalti e subappalti

La Circolare aggiorna il quadro legislativo per risolvere le problematiche connesse agli appalti che possono influire su sicurezza, illeciti e obblighi contributivi e conferma ‘tolleranza zero’ per gli appalti non genuini.

La questione principale affrontata dal testo è la genuinità, ovvero definisce genuino un appalto quando è possibile accertare chi esercita il potere organizzativo e direttivo nei confronti dei lavoratori assunti per la prestazione.

Affrontato inoltre il tema delle responsabilità circa la sicurezza sul lavoro di committenza, appaltatore ed eventuali subappaltatori, inoltre gli appaltatori dovranno essere in possesso di certificazione.

Per evitare le aggiudicazioni al ribasso, la Circolare indica come necessaria la valutazione dell’attività da dare in appalto e un’attenta selezione del contraente, stimando in maniera più esatta possibile la durata del contratto e quali e quanti mezzi siano necessari per realizzare l’opera.

Secondo il Ministero del Lavoro, se l’appaltatore opera per un’unica committenza, la valutazione del rischio d’impresa deve essere più accurata rispetto alle aziende di comprovata esperienza che svolgano la propria attività per più imprese.

Per appalti illeciti, sono previste sanzioni da 50 euro per lavoratore occupato e giornata di occupazione, con un incremento di 20 euro se l’appalto illecito è stato predisposto per eludere i diritti dei lavoratori stabiliti da norme o contratti collettivi.

Tra i requisiti che consentono di valutare la regolarità degli appalti c’è anche il rispetto degli obblighi contributivi. Nell’appalto privato il trattamento retributivo minimo è determinato dalla contrattazione collettiva. All’interno dello stesso appalto, possono esserci divaricazioni salariali tra i dipendenti del committente e quelli dell’appaltatore.

In edilizia requisito essenziale per il rilascio del Durc è l’applicazione del contratto collettivo. Questo vale anche per gli imprenditori che partecipano ad appalti pubblici.

In materia di sicurezza sul lavoro, la circolare evidenzia l’importanza dell’elaborazione del Duvri per l’eliminazione o la riduzione di eventuali rischi interferenziali, e richiede di porre particolare attenzione alla sicurezza negli ambienti sospetti di inquinamento e nei luoghi confinanti.

Per garantire la sicurezza dei lavoratori in regime di appalto e subappalto, la circolare sottolinea l’importanza della qualificazione professionale delle imprese coinvolte e, quindi, sulla loro idoneità tecnico-professionale e sul cartellino d’identificazione dei lavoratori coinvolti nell’appalto a garanzia della regolarità del rapporto di lavoro.

In sintesi, il Ministero parla di responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e degli eventuali subappaltatori, per gli eventuali danni riportati dai lavoratori in seguito a infortuni sul lavoro non indennizzabili dall’Inail.

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