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Emergenza casa. Nuove norme in Emilia Romagna

Emergenza casa. Nuove norme in Emilia Romagna

Emergenza casa. Nuove norme in Emilia Romagna

Oltre 8,3 milioni di euro per il recupero degli alloggi pubblici sfitti

La Regione ha dato un contributo di 400 mila euro al fondo di garanzia per fronteggiare gli sfratti a Bologna e ha fatto richiesta formale al Governo di rifinanziare gli interventi per l’ abbattimento delle barriere architettoniche.

L’ assessore alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli: ‘In questa fase di forte tensione sociale ed economica, la Regione ha approntato misure e reperito risorse per sostenere il disagio abitativo soprattutto quello che colpisce le fasce più deboli della popolazione. Oltre a contribuire a rimettere a disposizione alloggi per rispondere alle richieste di casa credo si realizzi anche una opportunità per le imprese del comparto dell’ edilizia. Inoltre con queste risorse cerchiamo di aiutare anche gli enti locali, in particolare i Comuni, a valorizzare il loro patrimonio in quanto sono i proprietari degli immobili di edilizia residenziale pubblica‘.

La delibera della Giunta regionale per il recupero degli alloggi inutilizzati dovrà essere approvata dall’ Assemblea Legislativa nelle prossime settimane.

Il recupero degli alloggi di proprietà pubblica sfitti, avendo ovviamente bisogno di interventi di manutenzione per l’ abitabilità, consegue due risultati positivi: sostiene l’ edilizia e nello stesso tempo consente di incrementare l’ offerta degli alloggi per far fronte al disagio abitativo delle fasce più deboli della popolazione.

Per questo la Regione Emilia Romagna destina oltre 8 milioni e 336 mila euro (da ripartire tra i Comuni capoluogo di provincia ed i Comuni con almeno 50 mila abitanti) per sostenere lavori di manutenzione il cui costo è superiore ai 10 mila euro.

Per far fronte all’ emergenza crisi, la Regione Emilia Romagna aderisce alla convenzione con Provincia di Bologna e Fondazioni Bancarie e metterà a disposizione – nelle prossime settimane in occasione dell’ assestamento di bilancio – risorse per 400 mila euro per intervenire sulle condizioni abitative delle famiglie più deboli e di quelle in particolari situazioni di difficoltà o coinvolte in procedimenti di sfratto per morosità, specialmente nell’ area urbana di Bologna.

Il ”Protocollo d’ intesa promosso dalla prefettura di Bologna tra enti locali, associazioni dei proprietari, organizzazioni sindacali degli inquilini, istituti di credito e fondazioni bancarie” per la sospensione delle procedure di sfratto per morosità, attualmente in corso, relative ad immobili ad uso abitativo, prevede la possibilità per le famiglie in difficoltà nel pagamento dei canoni di richiedere un finanziamento bancario garantito da un apposito fondo di garanzia alla cui dotazione finanziaria concorrono la Fondazione del Monte di Bologna, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e la Regione Emilia – Romagna.

La Regione chiede al Governo di finanziare, poiché di sua competenza, l’ abbattimento delle barriere architettoniche secondo quanto previsto dalla legge 13 del 1989 rispetto la quale dal 2004 non vengono attribuite risorse statali. Per far fronte alle richieste e vista l’ assenza di risorse dello Stato, nel corso degli ultimi 5 anni la Regione ha stanziato oltre 10 milioni di euro, di cui 2,5 per l’ esercizio in corso. Risorse però insufficienti a far fronte al fabbisogno regionale, che supera i 22,5 milioni di euro, per un numero complessivo di 5.150 domande per abbattere le barriere architettoniche.

Fonte: Regione Emilia Romagna

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