In base a quanto stabilito dalla nuova norma approvata, le Prefetture avranno il compito di adottare una graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica nei casi di sfratti
Il Senato ha approvato in via definitiva un provvedimento in base al quale le Prefetture adotteranno “misure di graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto”. Sic… Da notare che il provvedimento è stato approvato, ma non si è neppure potuto discutere in quanto era imminente la scadenza del termine di conversione del decreto-legge sull’Imu e su altre misure. Di conseguenza, alcuni senatori se ne sono lamentati. Così comunica la Confedilizia. La norma entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Secondo la Confedilizia, siamo in presenza di un nuovo elemento che si aggiunge a tanti altri in particolare di natura fiscale che scoraggiano l’affitto, peraltro già notevolmente ridotto. Un elemento che, ancora, è destinato ad aggravare l’emergenza abitativa in atto nel Paese e della quale comunque, nello stesso momento in cui la si incoraggia, ci si lamenta, da parte di molti anche allo scopo principale di ottenere cospicui fondi per costruire alloggi pubblici che, tra l’altro, potranno forse servire alla soluzione dell’emergenza abitativa fra una decina d’anni.
La misura che riguarda i Prefetti è strettamente collegata al Fondo, istituito dalla stessa legge, destinato all’erogazione di contributi a favore di inquilini morosi “incolpevoli”. Da notare che questa definizione in caso di morosità finora è inedita per la nostra legge. In proposito, l’on. Braga (Pd), che ha presentato e sostenuto in aula il provvedimento (approvato con i voti di Pd e Sel), ha dichiarato che la nuova norma mira ad “affrontare e attutire l’impatto sociale del fenomeno crescente degli sfratti di morosità incolpevole”, ai quali soltanto si applica, al di là dei ricorrenti aspetti di palese incostituzionalità a suo tempo indicati dalla stessa Consulta in analoga fattispecie e al di là, anche, dell’interpretazione che la giurisprudenza darà dell’incolpevolezza, individuando conseguentemente anche le fattispecie di carattere generale nelle quali essa potrà essere ritenuta ricorrente”.
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